martedì 13 novembre 2007

Pelanda - Centro di produzioni culturali


Ecco un esempio di centro di produzione culturale come lo intendiamo noi...

Il centro è già in network con i più importanti centri mondiali come il 104 di Parigi, il Cal Arts di Los Angeles , il Radialsistem, il Pact Zollverein , il Matadero di Madrid.

Pelanda - Centro di Produzioni Culturali, uno spazio di 4000 mq restaurato dal Comune di Roma, da un progetto ideato da Zoneattive già nel 1999. Un luogo interamente dedicato alla produzione culturale con sale di registrazione, teatro di posa, postproduzione video, ateliers per gli artisti, centro multimedia, aule per la formazione e una galleria di 1.000mq polifunzionale. In questo modo Enzimi avrà finalmente la grande occasione di operare in modo constante nel tempo, in un luogo che vuole essere innanzitutto un’occasione di dialogo e sostegno della creatività indipendente e del talento delle nuove generazioni.


Zoneattive nasce con l’obiettivo di occuparsi della produzione culturale emergente e nel 1999 sceglie l'area Mattatoio, all'epoca in disuso, per organizzare due dei suoi progetti più importanti: Enzimi e la Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo. A seguito del loro successo, il Comune di Roma decide di trasformare la destinazione d'uso dell'area da commerciale a culturale. Nell’arco di questi ultimi anni, Zoneattive ha sviluppato l’idea di creare un luogo dove poter lavorare in maniera stabile sulla produzione culturale e ha individuato nel Mattatoio la sede ideale per poter dar vita a questo progetto. Nel 2005 Zoneattive ha ricevuto l’incarico di gestione per la durata di 20 anni del Centro di Produzioni Culturali da parte del Comune di Roma e una volta finiti i lavori di recupero, ora già molto avanti, Zoneattive avrà il compito di gestire lo spazio come luogo ideato per la sperimentazione, l'innovazione e lo sviluppo delle nuove tendenze e della creatività giovanile in tutti i settori dell’arte e dello spettacolo. La Pelanda sarà un punto di riferimento per artisti e operatori di cultura che desiderano sviluppare nuove idee e realizzare progetti in grado di confrontarsi con un mercato ampio e internazionale. Il Centro nascerà all’interno del complesso Città delle Arti nel Mattatoio di Testaccio e occuperà il padiglione della ex Pelanda, un’area restaurata di 4.200 mq. La struttura potrà ospitare la produzione di spettacoli, di materiali audio-video, aule per la formazione e per la documentazione, alcune attività commerciali, spazi espositivi.

La Città delle Arti sorgerà nell'area dell'ex Mattatoio di Testaccio, recuperato dal degrado e adibito a spazio per la cultura e che sarà ultimato nella sua interezza nel 2008. Le soluzioni per la riqualificazione sono state individuate in relazione ad obiettivi di conservazione del patrimonio architettonico esistente, e in accordo con l’ACEA in condizioni di risparmio energetico e sostenibilità ambientale. All'interno della città saranno ospitate le seguenti strutture: l'Accademia delle Belle Arti, l'Università Roma Tre (Facoltà di Architettura, DAMS, Dipartimento di Arte e Spettacolo, la Biblioteca delle Arti), l'Altro Mercato, il Centro di Produzioni Culturali Giovanili, il Museo di Arte Contemporanea di Roma (MACRO), la Scuola di Musica di Testaccio, il Villaggio Globale, il Teatro dei Cocci e il Centro Culturale Ararat. Le caratteristiche urbanistiche ed architettoniche del luogo, la volontà dell'amministrazione comunale e i soggetti coinvolti delineano con chiarezza la possibilità di fare del Mattatoio il principale luogo deputato alle attività artistiche per la formazione, per la produzione e la fruizione delle Arti. L’obiettivo della Città delle Arti è quello di porsi come punto di riferimento per tutte le realtà culturali presenti sul territorio ma anche come polo di innovazione artistica a livello internazionale. Il centro è già in network con i più importanti centri mondiali come il 104 di Parigi, il Cal Arts di Los Angeles , il Radialsistem il Pact Zollverein , il Matadero di Madrid.

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