venerdì 29 gennaio 2010

Elisa Laraia Due Opere sulla memoria generatrice di immagini




More Memory
Festival Al Femminile - Premio Cecilia Salvia
29-31 gennaio 2010
Teatro F. Stabile, Sala degli Specchi



Tower to tower
nel progetto La Torre di Asian in Arte Fiera OFF 2010
29 Gennaio 2010
Ore 17.30 - Istituto “Francesco Cavazza”, via Castiglione, 71 - Bologna

giovedì 14 gennaio 2010

La Torre di Asian a Bologna in ARTE FIERA OFF




Orfeo Hotel Contemporary Art Project ZeroGiKappa

La Torre di Asian

Progetto in progress di design, scrittura collettiva e musica

a cura di Lorenza Colicigno, Fabio Fornasari, Giuseppe Iannicelli, con la partecipazione di Mario Gerosa.

29 Gennaio 2010

Presentazione del libro d’artista “La Torre di Asian”

“Tower to tower”, video di Elisa Laraia, Orfeo Hotel Contemporary Art Project

Ore 17.00 - Istituto “Francesco Cavazza”, via Castiglione, 71 - Bologna

L’evento
La presentazione di un libro può essere definito un evento di arte contemporanea? Se il libro è un oggetto d’arte, intorno al quale ruota una performance in progress, che coinvolge molteplici linguaggi prestati alla sperimentazione di occasioni comunicative tra avatar e persone, la definizione di evento d’arte contemporanea appare adeguata. Come tale si propone la presentazione del libro d’artista “La Torre di Asian”, libro-rotolo ideato da Fabio Fornasari aka Asian Lednev, costruttore della Torre in Second Life.
L’evento prevede una Lecture da parte degli autori-personaggi, accompagnata da musica ad hoc di Albamarina Cervino e Paolo Ferrario.
“Tower to Tower”, installazione audiovisiva di Elisa Laraia, Orfeo Hotel contemporary art project, tradurrà la tensione creativa generata dalla scrittura in un continuum di sensazioni visive e sonore.

Il libro d’artista “La Torre di Asian” sarà presentato il 30 gennaio a Roma nell’Istituto Superiore Antincendi, nell’ambito del Kublai camp, e in seguito a Patti nel Caffè Galante, in streaming con Second life .

Il progetto

“La Torre di Asian”

Concept
C’è un luogo in cui le immagini e le parole si incontrano a formare paesaggi inusuali, attraversati da filamenti lattiginosi percorsi in verticale da storie di storie. Questi paesaggi verticali risiedono in Second Life, luogo del racconto e racconto esso stesso, dove i confini della memoria e dell’immaginazione si dilatano fino all’inverosimile. Il centro del romanzo-installazione, con la sua periferia di musiche e video, è la Torre, elemento primario di ogni discorso.
“Tutta la terra aveva una sola lingua e le stesse parole. Emigrando dall'oriente gli uomini capitarono in una pianura nel paese di Sennaar e vi si stabilirono. Si dissero l'un l'altro: "Venite, facciamoci mattoni e cuociamoli al fuoco". Il mattone servì loro da pietra e il bitume da cemento. Poi dissero: "Venite, costruiamoci una città e una torre, la cui cima tocchi il cielo e facciamoci un nome, per non disperderci su tutta la terra". Ma il Signore scese a vedere la città e la torre che gli uomini stavano costruendo. Il Signore disse: "Ecco, essi sono un solo popolo e hanno tutti una lingua


sola; questo è l'inizio della loro opera e ora quanto avranno in progetto di fare non sarà loro impossibile. Scendiamo dunque e confondiamo la loro lingua, perché non comprendano più l'uno la lingua dell'altro". Il Signore li disperse di là


su tutta la terra ed essi cessarono di costruire la città. Per questo la si chiamò Babele.” (dalla Bibbia, libro della Genesi 1, 1-9).
Oggi questa dispersione è giunta a livelli estremi, fino all’alienazione e all’incomunicabilità, ma nel contemporaneo villaggio globale, si è generato proprio per questo un nuovo desiderio di comunicare e comprendersi, che trova media e canali privilegiati nel web e nella piattaforma internet 2.
Solo un romanzo collettivo, in cui linguaggi, intrecci e stili si moltiplicano e si fondono, si separano e configgono, può restituire la Babele contemporanea. E’ questo l’obiettivo degli scrittori collettivi, che, secondo la legge di una casualità regolata dall’amore per la scrittura e per l’arte, da più di un anno lavorano insieme a inventare un intreccio di tempi, luoghi e personaggi, affidandosi alle parole, alle immagini, al design, alla musica, al video.
Una nuova Babele, dunque, in cui l’intreccio di lingue e di storie è talmente complesso da non poter essere raccontato con una sola lingua e ad un solo popolo. Il romanzo “La Torre di Asian” si propone come il luogo simbolo di una città contemporanea, protesa verso il cielo per rifondare la sua origine, con la consapevolezza di una nuova libertà possibile.

Struttura del Romanzo

Il 1°, l’8° e il 16° cap., scritti da Lorenza Colicigno aka Azzurra Collas, costituiscono i punti di raccordo delle molteplici storie scritte dai singoli autori nei capitoli intermedi, con tanti punti di vista, intrecci e soluzioni narrative quanti sono gli scrittori. Oggi la stesura del romanzo è giunta all’11° capitolo. L’intreccio delle molteplici e, a volte, contraddittorie storie costituisce la Storia Globale, riflesso della babele di linguaggi e vicende, individuali e collettive, dall’età delle tecnologie avanzate a tempi possibili o impossibili; ogni storia prospetta una soluzione narrativa diversa, tuttavia non mancano spinte all’aggregazione degli intrecci intorno a tre storie dominanti. I registri e i generi narrativi risultano molteplici ed anche contrastanti, ma su tutti sembra predominare, fino a questo punto, il registro dell’ironia e il genere del romanzo d’investigazione. Grande rilievo ha nella costruzione del romanzo il ruolo dei lettori, che possono intervenire nel dare un orientamento e un senso alla Storia Globale. Tale ruolo è simbolicamente interpretato nel romanzo dallo scrittore/lettore/personaggio Aldous Reader.

Realtà promotrici

Orfeo Hotel contemporary art project di Elisa Laraia, artista
Orfeo Hotel contemporary art project nasce nel 2004 a Bologna come Project Room, opera d’arte in progress di Elisa Laraia, artista nata a Potenza nel 1973, che vive e lavora tra Potenza e Bologna. Elisa Laraia porta avanti la sua ricerca sullo scambio identitario nello spirito della condivisione con altri artisti. Dopo un’intensa attività espositiva a Bologna, dal 2007 Orfeo hotel si trasforma in studio virtuale, www.orfeohotel.com, all’interno del quale si progettano opere per istituzioni pubbliche e privati, con un’attenzione particolare per progetti di public art, installazioni site specific e performance teatrali, progetti sviluppati attraverso una attenta indagine collettiva sulla contemporaneità. L’impostazione di ricerca e sperimentazione dell’Orfeo Hotel contemporary art project favorisce interazioni di volta in volta nuove con artisti nazionali ed internazionali. Dal 2006 al 2008 Orfeo Hotel contemporary art project insieme a Comunicattive ed Agenzia 04 ha curato a Bologna la manifestazione d'arte contemporanea al femminile “Art for Art's shake”; dal 2009 si occupa della progettazione e coordinamento del LAP - Laboratorio permanente di Arte Pubblica a cura di Roberto Daolio, il laboratorio occupa gli spazi urbani della Città di Potenza. A Potenza Orfeo Hotel è tornato ad essere una project room, uno spazio nuovo nella città, all’interno del quale viaggiare nel mondo dell’arte contemporanea.

ZeroGiKappa, Fabio Fornasari, Maurizio Giuffredi, Fernando Torrente

Con la denominazione Zerogikappa (0gk: zero gradi Kelvin) l’associazione Zerogikappa vuole innanzitutto suggerire la possibilità di scambi e contaminazioni tra la sfera dell’arte e ambiti apparentemente lontani come la fisica, la fisiologia, le neuroscienze…
Zero gradi Kelvin evoca anche il punto di inizio, sempre rinnovabile, di ogni ricerca, nel nostro caso rivolta alle relazioni tra l’arte e le cosiddette “diverse abilità”.
Ma zero gradi Kelvin rimanda soprattutto all’assenza di luce e, per analogia, al mondo dei ciechi. Un mondo che ascoltiamo con la massima attenzione, costantemente guidati dalle sensibilissime antenne di coloro che non vedono e degli artisti. Non pretendiamo di insegnare ai ciechi cosa sia l’arte, ma cerchiamo di rendere possibile per tutti, senza barriere, il godimento dell’arte. Possiamo farlo anche perché molta arte contemporanea non solo è tendenzialmente sinestetica ma, soprattutto, mette radicalmente in questione il secolare predominio del visivo.

Curatori de “La Torre di Asian”

Lorenza Colicigno, ideatrice del romanzo collettivo in Second Life. Vive e lavora a Potenza. Scrittrice, docente di Scrittura Creativa. Pubblicista. Si interessa di tutte le forme di comunicazione, dall’oralità alla multimedialità. Con un gruppo di scrittrici collettive dell’Associazione “Scriptavolant”, da lei stessa fondata, ha partecipato al progetto di scrittura collettiva “La potenza di Eymerich”, Romanzo totale kz001, a cura di KAIZEN, Bacchilega editore, 2005. Ha pubblicato poesia, narrativa e saggistica. Conduce laboratori di scrittura creativa in scuole, biblioteche, librerie, archivi, on line e in Second Life. Su Second Life ha ideato e cura il progetto di scrittura collettiva “La Torre di Asian” (http://romanzocollettivo.ning.com). Cura il sito/blog www.paroladidonna.net.

Fabio Fornasari, Architetto, costruttore della Torre in Second Life e ideatore del libro-rotolo “La Torre di Asian”.
Svolge la propria attività professionale occupandosi principalmente di progetti che pongono il mostrare e il raccontare al centro del proprio lavoro: allestimenti museografici, progetti editoriali, progetti di installazioni. Utilizza da tempo la stampa editoriale per progettare racconti visivi a tema: il tempo, il paesaggio ecc. Alterna la pratica professionale con la didattica presso la Facoltà di Sociologia di dell’Università di Urbino “Carlo Bo”, la Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, l’Accademia di Belle Arti di Bologna

William Nessuno (Giuseppe Iannicelli), MacEwan Writer, net-ective de “La Torre di Asian”. Lavora come regista per RaiUno. Ha scritto radiodrammi per Rai Radio3. Nel 2007 alcune sue foto sono state incluse nel volume nato in rete “Street Art and the War on Terror”, Londra, UK. Partecipa al progetto in rete “Ibrid@menti” e alle relative antologie edite da Mimesis, nel 2008 e nel 2009: in quest’ultima ha scritto un articolo su Second Life. Un suo racconto è nel libro “Le Aziende In-visibili” coordinato in rete da Marco Minghetti (Scheiwiller 2008). Ha pubblicato “I blog e la visione fideistica della rete”, 2008; “Magnethic Poems”, 2008, Ed. Lulu.

Con la partecipazione di

Mario Gerosa, giornalista, redattore capo della rivista «AD Architectural Digest», si occupa anche di virtuale. Membro dell’Omnsh (Observatoire des Mondes Numériques en Sciences Humaines), ha lanciato il Progetto per preservare il patrimonio dell’Architettura Digitale. Di recente ha pubblicato Mondi virtuali (2006). Per Meltemi ha scritto Second Life (2007) e Rinascimento virtuale (2008).

Gli scrittori collettivi
Aldous Writer aka Aldous Reader, Asian Lednev aka Fabio Fornasari, AtmaXenia Ghia, Azzurra Collas aka Lorenza Colicigno, Margye Ryba aka Carmen Auletta, piega Tuqiri aka Piero Gatti, Sunrise Jefferson aka Albamarina Cervino, Susy Decosta, William Nessuno aka MacEwan Writer.
Significativi contributi allo sviluppo del romanzo sono venuti da Alzataconpugno Tuqiri, Deneb Ashbourne aka Laura Caslini, Titty Thor.

Contatti
http://romanzocollettivo.ning.com
http://www.zerogikappa.it
fabiofornasari@gmail.com
cell. 3355229468
http://www.orfeohotel.com
elisalaraia@orfeohotel.com
cell. 3389599361